Chiesa degli Angeli Custodi a Vulcano Piano
27 Febbraio 2021 Chiese Vulcano
di Michele Giacomantonio
Il terremoto del 16 aprile 1978 distrusse anche la Chiesa degli Angeli Custodi a Vulcano Piano lasciando – dove sorgeva la chiesa, la canonica ed il cortile che aveva per tanti anni risuonato delle grida festose dei bambini dell’asilo – una desolata spianata ingombra di pietre e calcinacci.
Nel 1988, grazie agli sforzi del “Comitato Ricostruzione Chiese di Vulcano”, fu benedetta la prima pietra. Sempre grazie al Comitato erano arrivati gli stanziamenti dei fondi da parte del Genio Civile di Messina; la disponibilità disinteressata dell’ing. Beppe Ferlazzo che mise a disposizione il suo studio per la progettazione e la direzione dei lavori; la disponibilità dell’impresa Schiera ad eseguire i lavori compito tutt’altro che facile per la difficoltà ad impiantare i cantieri ed a rifornirli come si vide subito mettendo mano ai lavori di Gelso dove non arrivava né l’elettricità, né il telefono, né l’acqua, né la strada rotabile ma solo una pista in terra battuta realizzata dalla stessa impresa.
A Gelso si fecero i miracoli e nel 1988 i lavori erano ultimati. Lo stesso miracolo non si poté realizzare al Piano perché il progetto subì diverse traversie burocratiche che fra l’instabilità delle amministrazioni comunali e i rinvii della Commissione urbanistica, finì col cumulare un ritardo di due anni con il risultato dell’aumento dei costi e quindi della necessità di trovare nuovi finanziamenti per poter completare i lavori.
Abbiamo detto che la borgata del Piano divenne nel tempo più popolata di quella del Gelso e questo perché la comunità contadina cresciuta a Gelso cominciò ad affluire al Piano, insieme ai contadini provenienti da Lipari. L’abbondanza di terreni vulcanici pianeggianti, subito messi a cultura, e lo sviluppo di una fiorente pastorizia, fecero si che nella caldera del Piano si formasse la comunità prevalente dell’isola.
Così nel 1931 il vescovo Salvatore Re benedice al Piano la prima pietra della nuova Chiesa dedicata agli Angeli.
Interamente in cemento armato, conserva al suo interno, provenienti dall’edificio originario, due statue di gesso: nell’abside destra del presbiterio quella dell’Angelo Custode e nell’abside di sinistra quella dell’Immacolata; un bassorilievo in gesso rappresentante il martirio di San Bartolomeo ed infine, custodita in sacrestia, una pregevole tela ad olio datata 1783 rappresentante la Madonna del Rosario, proveniente dalla chiesa di Gelso e restaurata nel 1994.
Le pitture moderne che adornano il presbiterio rappresentano nella parete di sinistra l’Annunciazione, nella parete di destra la Natività, nella parete frontale la Resurrezione e, in basso a sinistra, l’Arcangelo Michele che trafigge il drago e, a destra, Lucifero che folgorato dal raggio di luce proveniente dal Risorto, precipita tra le fiamme. Da notare come la pittrice Fiorella Saura ha ambientato due di queste scene (l’Annunciazione e l’Arcangelo Michele) in un paesaggio marino tipico delle Eolie, mentre in alto, a destra della Resurrezione, si intravede la sagoma della chiesa andata distrutta nel 1978.
Le sculture che adornano il presbiterio sono state realizzate da Salvatore Donato con la calda tonalità della pietra dorata, proveniente dalla Toscana.
Le formelle della Via Crucis, che si trovano all’interno della Chiesa degli Angeli Custodi, sono state realizzate in pregevole ceramica e qualcuna in bronzo da autori vari del CIPRA, qui convenuti nel 1999 e donate alla Chiesa.
Il 1° Aprile del 2001 è stata collocata sulla fiancata sinistra della Chiesa sotto una copertura dai tipici caratteri eoliani, con cerimonia solenne, una statua di Padre Pio.